Filiera corta

Ristorazione a chilometro zero

La ristorazione a chilometro zero, filosofia ed opportunità per gli operatori del settore.

La ricerca di sapori oramai antichi, anche se sono passati pochi decenni da quando al ristorante si gustavano prodotti ancora non definiti a chilometro zero, è sempre più ardua. Non è solo effetto della globalizzazione, dell’industrializzazione che i sapori non sono più come una volta. Si sono perse tracce di semi autoctoni, sistemi di preparazione e diciamolo pure, difficoltà di esecuzione dei piatti.

Da qualche anno, in tutta Italia e nel mondo più avanzato, esistono ristoranti (trattorie, osterie), che basano gran parte del loro menu sui prodotti dell’orto vicino. La crescente richiesta si quel sapore che non ritroviamo più nel congelato e nei prodotti destinati alla grande distribuzione, induce al ritorno alla terra, al territorio. Ciò che nasce dalla terra, si trasforma in primi, secondi, contorni, dal gusto sorprendente anche quando si tratta di preparazioni semplici e conosciute. Essere riconosciuti col marchio Chilometro Zero è una opportunità per gli operatori della ristorazione.

Con Chilometro Zero rappresentato dal nostro tartarughino Mario, vogliamo rappresentare il mondo dei ristoranti (delle trattorie, delle osterie) che si prodigano alla ricerca del sapore autentico e non sofisticato dalle modernità del mercato. Il menu di questi locali si basa sulle materie prime che nascono nella regione, e in certi casi sull’area ancor più ristretta del territorio.

Il Chilometro Zero del tartarughino Mario, tende a garantire la freschezza e il ricambio veloce delle materie prime, la genuinità delle preparazioni, la pienezza dei sapori. Insieme alla possibilità di riproporre piatti dimenticati, altrimenti irrealizzabili.

Che queste due “filosofie” gastronomiche rappresentino la strada giusta del buon mangiare, lo dimostra il successo in costante crescita tra i clienti.

Le aziende certificate Chilometro Zero in Italia