Il CHILOMETRO ZERO certificato da Mario

Il futuro dell’agroalimentare è nella filiera alimentare corta del CHILOMETRO ZERO certificato da Mario

Tipicamente, il cibo viaggia attraverso lunghe catene di approvvigionamento per raggiungere i nostri scaffali dei supermercati o le nostre tavole da pranzo. Questi sistemi complessi coinvolgono filiere con diversi intermediari (distributori, grossisti, dettaglianti, operatori della ristorazione, ecc., tra produttori e consumatori.

I consumatori spesso guardano a sistemi più brevi e meno complessi. Le filiere alimentari corte come quelle certificate da CHILOMETRO ZERO.NET offrono una possibile soluzione; definito un disciplinare accolto dalle aziende per avere il minor numero di collegamenti e chilometri possibile tra il produttore alimentare e il consumatore/cittadino che mangia il cibo.

Il tartarughino Mario si nutre nelle vicinanze

Il tartarughino Mario si nutre nelle vicinanze e predilige la vendita diretta tra produttore e consumatore: ad es. vendite in azienda, mercati degli agricoltori, consegne via Internet direttamente dai produttori di cibo. Sceglie Mario e certifica nel vicinato, anche le partnership tra un gruppo di persone e un agricoltore. I membri di solito pagano una quota concordata prima di una stagione di crescita e in cambio ricevono una parte della produzione degli agricoltori.
Mario anche con gli intermediari: prodotti venduti ai consumatori attraverso un intermediario che mostra informazioni chiare sulle persone e sul luogo coinvolti nella produzione del prodotto, entro i 100 chilometri. Gli intermediari includono supermercati, rivenditori specializzati, macellerie, ecc.

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La filiera corta alimentare

Il sistema alimentare globale e la filiera corta

La filiera corta alimentare si contrappone alle filiere lunghe che caratterizzano il sistema alimentare globale, modello che è stato chiaramente identificato come insostenibile. La strategia CHILOMETRO ZERO –Tartarughino Mario sottolinea il valore di riconnessione tra produttori e consumatori, tra aree rurali e urbane. Tutto questo in un contesto in cui convivono forme di consumismo irresponsabile di fronte al benessere del pianeta e della nostra salute.

La filiera corta alimentare di CHILOMETRO ZERO – Tartarughino Mario

L’adozione del regolamento e di disciplinari colti ad abbattere distanze e generare alternative, sostenibili è la priorità della filiera corta alimentare CHILOMETRO ZERO e della certificazione di Mario. Chilometro Zero ed i suoi disciplinari per il miglioramento della qualità, salute. Chilometro Zero – Tartarughino Mario insieme a produttori e consumatori, possono valorizzare iniziative strategiche che supportano decisamente un sistema alimentare sostenibile.

 

Filiera corta

Ristorazione a chilometro zero

La ristorazione a chilometro zero, filosofia ed opportunità per gli operatori del settore.

La ricerca di sapori oramai antichi, anche se sono passati pochi decenni da quando al ristorante si gustavano prodotti ancora non definiti a chilometro zero, è sempre più ardua. Non è solo effetto della globalizzazione, dell’industrializzazione che i sapori non sono più come una volta. Si sono perse tracce di semi autoctoni, sistemi di preparazione e diciamolo pure, difficoltà di esecuzione dei piatti.

Da qualche anno, in tutta Italia e nel mondo più avanzato, esistono ristoranti (trattorie, osterie), che basano gran parte del loro menu sui prodotti dell’orto vicino. La crescente richiesta si quel sapore che non ritroviamo più nel congelato e nei prodotti destinati alla grande distribuzione, induce al ritorno alla terra, al territorio. Ciò che nasce dalla terra, si trasforma in primi, secondi, contorni, dal gusto sorprendente anche quando si tratta di preparazioni semplici e conosciute. Essere riconosciuti col marchio Chilometro Zero è una opportunità per gli operatori della ristorazione.

Con Chilometro Zero rappresentato dal nostro tartarughino Mario, vogliamo rappresentare il mondo dei ristoranti (delle trattorie, delle osterie) che si prodigano alla ricerca del sapore autentico e non sofisticato dalle modernità del mercato. Il menu di questi locali si basa sulle materie prime che nascono nella regione, e in certi casi sull’area ancor più ristretta del territorio.

Il Chilometro Zero del tartarughino Mario, tende a garantire la freschezza e il ricambio veloce delle materie prime, la genuinità delle preparazioni, la pienezza dei sapori. Insieme alla possibilità di riproporre piatti dimenticati, altrimenti irrealizzabili.

Che queste due “filosofie” gastronomiche rappresentino la strada giusta del buon mangiare, lo dimostra il successo in costante crescita tra i clienti.

Le aziende certificate Chilometro Zero in Italia

Bergamot, bergamotto

Bergamotto a chilometro zero

Tra i prodotti da acquistare assolutamente a Chilometro Zero, c’è il Bergamotto.

Oltre alla tematica propria del Chilometro Zero nel bergamotto si aggiungono le motivazioni che il frutto  che garantisce tutte le peculiarità nutritive e curative deve essere assolutamente prodotto in Calabria, nella zona della fascia jonica di Reggio Calabria. Il frutto e l’essenza prodotta altrove non ha alcuna efficacia.

Nella grande distribuzione e nei mercati in nazionali ed internazionali difficilmente il prodotto sarà presente poiché la ristretta produzione calabrese non sopperisce alla richiesta. Comunque gli associati Aical, attraverso la vendita in internet, garantiscono la fornitura in tutta Italia e all’estero senza l’ausilio di ulteriori passaggi commerciali.

L’Associazione Aical di Monasterace inoltre promuove un prodotto certificato “Originale Calabrese” che garantisce la tracciabilità.

La AICAL ed i prodotti al bergamotto

Maggiori informazioni su www.aical.it o al numero 0964 732888
Cliccare sui link per l’acquisto diretto del:

succo di bergamotto
olio essenziale di bergamotto
agrume fresco

 

orto a chilometro zero

Orto a Chilometro Zero

Orto a Chilometro Zero.

La riscoperta dell’agricoltura tradizionale e la passione per i prodotti genuini, coltivati in loco, stanno coinvolgendo tutto il globo. Non è un mistero che siano sempre di più gli aspiranti imprenditori che vedono nell’orto a Chilometro Zero la possibilità di ottenere un buon reddito.

Sono infatti, in vistoso aumento i consumatori che vorrebbero ricevere con un semplice click verdura fresca di stagione direttamente a casa propria o passare una giornata diversa e “fare spese” nei campi, portando da casa i contenitori eco-sostenibili in cui stipare tante varietà di ortaggi freschi.

Chilometro Zero, la filiera corta del mercato locale

Per rispondere a questa domanda sempre crescente è possibile avviare un’attività che, pur nella tradizione, risulta innovativa, e trasformare il proprio terreno nel luogo di punta di una filiera corta del mercato locale. Gli investimenti per l’avvio di questa attività possono non essere elevati e l’appezzamento di terreno iniziale può anche essere di piccole dimensioni.

Con il tempo, con l’acquisizione di nuove tecniche e di una maggiore dimestichezza, si potrà aumentare la produzione, avendo nel frattempo testato le preferenze del mercato locale. Si potrà scegliere inoltre di integrare all’orto a chilometro zero un piccolo laboratorio per la trasformazione così da offrire, in ogni stagione, conserve di ortaggi, verdure essiccate e tanti altri prodotti, vendibili ad un mercato potenzialmente nazionale grazie alla e-commerce.

impresa ecologica e salutista

Il sapore della tradizione e un’idea d’impresa ecologica e salutista, in una chiave molto moderna, sono gli ingredienti che fanno dell’Orto a Chilometro Zero un business innovativo e potenzialmente di successo.

Progettare al meglio la gestione di un orto a chilometro zero:
info@asmedia.it

Filiera corta

Chilometro Zero

Chilometro Zero, storia di consumo quotidiano:
Gianni e Donatella, proprietari del ristorante “Il fagiano”, hanno appena completato l’accordo con i produttori locali per la fornitura di prodotti agroalimentari per la propria attività.

“Frutta e verdura, ma anche carni di produzione locale hanno sempre un sapore di gran lunga superiore rispetto a quelli che hanno viaggiato per migliaia di chilometri, ed è per questo siamo lieti di essere in grado di fornire nella nostra cucina prodotti naturali e freschi, ​​ma non è solo una questione di metri di distanza, è di identità e tipicità.”

Certificati Chilometro Zero

La decisione di portare avanti il ​​progetto è stata presa in seguito al lancio del progetto di ristorazione lo scorso luglio. FILIERA CORTA, QUALITA’ GARANTITA promosso da Chilometro Zero.net

Donatella ha aggiunto: “Siamo molto lieti infatti di essere stati in grado di acquistare dalle terra qui intorno, sono entusiasta di alimentare un mercato locale che porta necessariamente a migliorare la nostra offerta in ristorante, siamo certificati Chilometro zero da qualche anno ed i clienti ne apprezzano l’impegno e la nostra cucina”.

impegno e tematiche legate al concetto Chilometro Zero

Una buona iniziativa, anche commerciale oltre che salutista quella di Gianni e Donatella, facilmente replicabile in ogni zona del nostro bel paese. Sono sempre in aumento le persone che apprezzano impegno e tematiche legate al concetto Chilometro Zero.